...nuovi traguardi e nuove emozioni...
Buona Lettura a Tutti!!!
Buona Lettura a Tutti!!!
Auroville
12°01′12″N 79°29′05″E
Tamil Nadu
Se credete che il nome derivi dalla radice latina di "oro" vi sbagliate. E` stato scelto questo nome come tributo a Sri Aurobindo, colui che ha ispirato il progetto.
Non staro` qui a spiegarvi cos`e` Auroville, cos`e` il Matrimandir, chi e` Aurobindo e chi e` la Mother. Visto che in questo momento siete connessi a internet potete andare a vedere di cosa si tratta. Anche in italiano su www.auroville.org
Per cominciare posso dirvi che qua si sta bene, molto bene. E` la giusta commistione tra l`India e l`Europa, forse troppo. Vivo in una guest house con dodici materassi posati al suolo e tra i ragazzi e le ragzze che vivono con me si e` creata un`ottima intesa . Usciamo assieme, mangiamo assieme e facciamo tutte le attivita` offerte da Auroville assieme. E` uno scorcio d`Europa con un clima meraviglioso, una spiaggia e molta cultura.
Naturalmente per me e` decisamente troppo hippy...
Ieri sera ho assistito a un concerto stupendo nell`arena adiacente al Matrimandir, un luogo meraviglioso, al tramonto, con un profumo pungente di fiori e la luna che, appena si e` fatta notte, e` spuntata dal pianoforte... estasiante.
Suonava Marc Vella (www.marcvella.com) e sono stato benissimo, forse una delle migliori serate degli ultimi anni...
La sera precedente invece sono scappato dall`insediamento "africano" perche`, dopo un pomeriggio stupendo tra lezioni di percussioni e danza africane, si e` acceso un fuoco e tutti in cerchio a cantare canzoni new hippy sull`anima e sulla luna... troppo hippy per me, ma e` stato comunque come lanciare uno sguardo sugli anni settanta, con frikkettoni di sessant`anni e nuovi fighetti figli (probabilmente) di papa`...
Domani sara` il compleanno di Auroville e caso vuole che la mia prenotazione per entrare a visitare il Matrimandir sia proprio domani alle 8.45. Non e` necessario meditare dentro al Matrimandir, si puo` rimanere anche solo in
contemplazione, dicono che il silenzio al suo interno sia talmente intenso da togliere il fiato e cedere il passo al tempo.
Scrivero` ancora su Auroville, sulle sue fattorie biologiche, sui giardini botanici, sulle librerie, sul dentista triestino, sulla bottega di strumenti musicali, sulle mozzarelle sarde, sui workshop e sulla radio.
Per ora sto, lento e lieve, qui.
Se invece il vento, la voglia o l`amore mi tratterrano...
p.s ho conosciuto un tipo che e` arrivato in India in bici dalla Germania www.onemanonebikeoneworld.com
Auroville Tamil Nadu - presentazione
"I`m an italianman in Auroville" (Sting - Englishman in New York - 1987)
6 commenti:
Ciao Rudy, spero che il vento, come dici tu, e non l’amore (sai no come siamo noi donne vediamo un bel giovane vigoroso, gagliardo e con una moto come la tua e lo “puntiamo subito”) ti portino via da Auroville. No ma ci ricordiamo il perché del tuo viaggio in India???? Concerti, lezioni di percussioni, danza africana ma cos’è!!!!! A vederlo dal di fuori sembra la versione hippie del paese dei balocchi di pinocchio. Dai non fa per te… capelloni idealisti e sognatori, che cercarono di unire i valori filosofici indiani con i valori nati dalla generazione del’68 per espandere la propria coscienza e la propria mente,ma! Direi che potresti rimettere il tuo sederino sulla moto e andare a Chennay a provare l’armatura in noci di cocco rinforzata con spago di canapa (voglio vedere la foto!) adesso basta giocare!!!!!!!
UN BACIONE E UN ABBRACCIONE DAI CUGINI MUZZANESI
Lara
Come ti avevo detto andare in moto in India è già un'esperienza mistica, devi espandere la tua coscienza e la tua percezione per sopravvivere.
Continua così e goditela che quà c'è poco da ridere , e non diventare troppo bongaro che per fortuna qua sta passando di moda
Igor
Parte prima
Con grandissimo dispiacere devo comunicare che non trasmetterò tradotti più gli appunti di viaggio dei cugini Corv e Carbonass , perché che Corv e Carbonass hanno finito il loro viaggio terreno,e sono tornati alla casa del Padre.
Quando hanno saputo che il Papa dalle scarpette rosse aveva dato le dimissioni, il loro cuoricino culattone non ha retto e ne sono morti .
Uno shock anafilattico . E insieme.
È successo cosí.
In un concorso di eventi strano, magico e imprevedibile, il giorno 11 febbraio il Papa ha annunciato le proprie dimissioni.
Su Roma , é caduto sul cupolone un fulmine .
Come presagio di Apocalisse..
Sul Veneto tutto e Venezia nevicava cosî forte da far paura.
Io alle 19 tornavo a Mestre da Padova, in macchina e ho avuto paura..
A Venezia era tutto ghiacciato.
A mezzanotte poco piú, su Venezia é salita una marea di 160 cm....SOPRA UNA COLTRE DI GHIACCIO.
Spaventoso...
Neve , ghiaccio come di banchisa polare e acqua mista a fogna...
Terribile...da fine del mondo.
E per loro il ondo é finito
Non si sa come ne perché, i due cugini, che erano giá partiti da giorni, sono tornati a Venezia.
Li hanno trovati gli spazzini alle 5 di mattina. Seduti sulla scalinata della chiesa degli Scalzi,, vicino alla Stazione ,con un santino del Papa in mano.
Erano, in una delle giornate piú fredde di un inverno freddo, in ciabattine infradito, short di seta , camicia colorata e giubbottino rosso....
Come se fossero stati su un set, o in teatro.
Come piccole fiammiferaie
Fossero usciti e non fossero piú riusciti a tornare dentro.
Cosî Corv e Carbonass, li han trovati addormentati,
falco e passero abbracciati, come figli del signore
Come nella canzone diLucio Dalla e Rosalino Cellamarre
il Gigante e la bambina,
Come figli del signore...
Io credo che lo spezzarsi del sogno di essere sposati dal Papa dalle scarpette rosse sia stato fatale.
E che in una notte da Apocalisse, il signore li abbia chiamati a se, per scaldare i loro cuoricini culattoni.
Chiudo qui , per questa ragione,la mia partecipazione al blog, che voleva solo far notare le
strane, bizzarre coincidenze di un viaggio all'incontrario.
A chiusura.
Ho letto la risposta del signor Rudy al mio commento.
Io sono Alfredo Rossi, vivo a Mestre, sono un ex- impiegato Montedison passato poi a un lavoro autonomo e ora a riposo,
e ho lavorato nel volontariato laico quando, giovani, credevamo in un mondo migliore e lavoravamo per costruircelo.
In India ci sono andato per una emergenza umanitaria, con un gruppo misto.
Cosí come sono andato in Friuli nel 1976
Alcuni di noi credono anche oggi di poterlo costruire, un mondo migliore
Non so chi sia il buon vecchiardo veneziano Gerardo dell'Acqua,
anche se la descrizione che lei ne da me lo rende simpatico assai.
Quindi ripeto, non posterò piú il diario dei poveri cugini culattoni.
Ma , quando potrò, continuerô a seguire il Vostro blog.
Che mi piace di più definire diario di viaggio.
E a tal proposito noto con piacere che anche la brava Lara dei cugini muzzanesi ha dal diario di viaggionla stessa impressione, magari errata , che ho io, di tour new hippy, new age, profumi, simpatia, bravi ragazzi...via....giá visto. Tante volte. Su Geographic Channel.
Eppure a guardarlo il ragazzo sembra intelligente...
Ma il racconto sembra quello di un tedesco a Jesolo, nel dopoguerra.
Pinocchio nel paese dei balocchi...
Meglio Lucignolo......
Ma forse é solo una mia impressione.
O forse non è così
.
Provo però una invidia vera pervla possibilitá del viaggio alla sua etá.
qualunque sia la motivazione che lo ha spinto cosí lontano.
E in India.
Da quello che si legge tra le righe Rudy non è un credente e non è alla ricerca di un misticismo che da sempre chi arriva in India cerca.
Ma il viaggio, come il navigare per i latini, - non vivere sed navigare necesse est-
a questa etá adulta, - dalle foto sembra abbia poco piú di quarant'anni -
questo si che gli invidio.
Il poter dedicare tempo della propria vita a se stessi e basta.
Perché molti di noi oggi hanno i soldi per poterlo fare,
volendo ne troverebbero il tempo.
Ma non possono. Per impegni familiari, lavorativi, obblighi morali ed etici e via andare.
Provo per questo , ripeto, una invidia vera .
Per la la possibilitá del viaggio,alla sua etá,
qualunque sia la motivazione che lo ha spinto cosí lontano.
Segno forte di libertá e ricchezza e indipendenza.
Anche e sopratutto mentale.
Noto anche con piacere che ha cominciato a usare la gonna.
!Bianco e blu . Come Madre Teresa
E i braccialetti.
E l'occhiale Nerd.
Ricordo un alto dirigente bancario inglese , conosciuto oltre 30 anni fa,
vestito gessato come uniforme , che aveva il vezzo di indossare lingerie femminile sotto gli abiti da banchiere.
Di questo si venne a sapere solo quando , per un malore, lo portarono all'ospedale..... Che figura...
e che bel reggipetto...
Negli anni 70 era il viaggio a Londra, l'inizio del cambiamento.
Il dirigente ingleseinvece, , londinese, aveva fatto le sue scelte dopo un viaggio in india,
fatalitá con un viaggio iniziato dav Goa.
A volte , vedi, le coincidenze.
Io non conosco il signor Rudy, ma il fatto che sia partito da Goa,
a oggi il posto più politically gay friendly e in assoluto trandy al mondo ,
( provate a digitare su google Goa gay friendly.......)
la dice lunga sulla ricerca di esperienza e di ricerca al cambiamento che ,
magari inconsciamente, lo ha portato a scegliere lIindia anzichê la Patagonia di Chatwiniana memoria o il Sud America dei diari della motocicletta di Ernesto Guevara.
O l'Umbria ubertosa dei monaci medioevali e moderni anacoreti.
Sei mesi di otium, contrapposto al quotidiano ,sempiterno negotium...
Io non conosco ne ho mai conosciuto nessuno che ne abba avuto la possibilitá.
O te beato!
Caro Alfredo Rossi...o anagrammando in veneziano "deflora sorsi"...
Pedicabo ego vos et irrumabo,
Aureli pathice et cinaede Furi,
qui me ex uersiculis meis putastis,
quod sunt molliculi, parum pudicum.
nam castum esse decet pium poetam
ipsum, uersiculos nihil necesse est;
qui tum denique habent salem ac leporem,
si sunt molliculi ac parum pudici,
et quod pruriat incitare possunt,
non dico pueris, sed his pilosis
qui duros nequeunt mouere lumbos.
uos, quod milia multa basiorum
legistis, male me marem putatis?
pedicabo ego vos et irrumabo
Gentile Rudy,
sono contento che mi abbia letto.
Ho cercato e trovato Gerardo Dell'acqua.
Era felice di sapere di lei.
Sono commosso per la poesia che mi ha dedicato in risposta .
Purtroppo non ho studiato latino .
Però me la farò tradurre al più presto dal parroco della mia parrocchia, don Luca, della chiesa del Cristo lavoratore di Marghera.
Ancora grazie.
Posta un commento