mercoledì 10 aprile 2013

...sempre lunedi`!





Un timido e solitario geko se ne sta li` in un angolo, fermo, in attesa di qualche zanzara da cacciare. Le zanzare in Orissa sono una vera e propria piaga e non ci saranno mai abbastanza geki per tenerle a bada.

Come non ci saranno mai abbastanza Jannacci per tenere a bada i vari Marchi Carta e Valerii Scanu...

Leggo saltuariamente qualche notizia su internet; sono davvero dispiaciuto per la morte di Jannacci, per la perdita di un fantastico cantautore che non aveva paura di dire quello che pensava, che non aveva timore delle censure e di quello che pensa la gente e che non aveva paura dell`autorita` degli altri come tanti di noi. Sono anche dispiaciuto per la morte di Califano, per la perdita di un geniale viveur... ho sempre sognato una vita spericolata come la sua, eccessi di ogni tipo, droga, concerti, lusso e donne, ma con stile non come quei beceri rappers americani!!!
Questi desideri mi tornano probabilmente in mente perche` qui conduco una vita opposta. Non eremitica, semplicemente tranquilla. Troppo tranquilla...
Sono sempre un po` spaventato dall`arrivo della sera. La sera in India per un occidentale e` un vero problema. Non c`e` nulla da fare. Mi spiego meglio: anche nell`ultimo villaggio delle sperdute lande scozzesi e nel piu` piccolo paesino della Catalogna c`e` un baretto, magari piccolo e spoglio, ma e` pur sempre un approdo prezioso per chi e` lontano da casa. Puoi sederti e bere una birra o un the, scambiare due parole con qualcuno, star seduto qualche ora a organizzarti le carte e i pensieri serenamente, al riparo dal caldo e dal freddo. In India invece e` sempre lunedi` sera, ma uno di quei lunedi` sera di novembre in un paesino dove l`unico bar chiude il lunedi`!!!
In India (non parlo delle grandi citta`) non ci sono bar, o meglio, ci sono ma sono piu` simili a dei centri per la somministrazione assistita di metadone! I bar normalmente sono senza finestre e non si puo` bere in piedi. Servono solo birra in bottiglia, whiskey in diversi formati e marche e soda per il whiskey. 
Gli avventori entrano rigorosamente senza salutare e scambiar parola col gestore, si siedono, spesso da soli, e ingurgitano velocemente la "medicina". Si alzano, pagano e senza dir nulla se ne vanno storditi. Di uno squallore unico...
Per bere invece analcolici il problema e` diverso. Non ci sono sedie! I negozi vendono diverse bibite fresche ma poi devi consumarle in strada, camminando o davanti al negozio stesso. Ma in una strada indiana!!!
Invece per cena si puo` andare in qualche ristorante e se si capita in uno normale non hanno da bere se non l`acqua in caraffa temperatura ambiente e appena finito di mangiare preparano il conto con l`ansia di mandarti via, anche se non c`e` nessuno; il punto e` che non capiscono perche` ti dovresti fermare 
li` senza mangiare... neanche un minuto. Ti guardano con l`occhio languido e non sanno cosa fare. Si sentono a disagio. Se si capita in un ristorante un po` piu` abituato ad avere turisti hanno da bere anche qualche soda e limone e qualche birra, ma vale comunque la regola che dato l`ultimo sorso iniziano a guardarti chiedendosi perche` non ti sei alzato immediatamente e non te ne sei andato ancora col cibo in bocca.


Una volta mi sono fermato con la moto in mezzo alla campagna attratto da un brulichio di persone. Mentre osservavo da lontano un uomo e` venuto a prendermi e mi ha letteralmente obbligato a fermarmi con loro. Era un pranzo all`aperto. 
C`era un grande tavolo a ferro di cavallo sotto un tendone con seduti circa 60/70 uomini e bambini. Mi hanno fatto posto. Nessuna tra le 150 persone presenti parlava una parola di inglese... quindi non ho capito di cosa si trattasse. Dopo venti minuti e` arrivato il cibo. Un ottimo thali su foglia di palma servito con le mani. Devo ammettere pero` davvero buono. Nel quarto d`ora che i maschi consumavano il pranzo le donne e le bambine hanno iniziato a stare in piedi dietro a noi, e con insistenza quasi spingevano le nostre sedie. 
Appena finito mi sono alzato contemporaneamente al tipo che mi aveva adescato, col riso ancora in bocca, e tra un orda infernale che voleva impossessarsi del mio posto mi sono andato a lavare la mano. Il tipo con fare onesto e deciso mi ha accompagnato alla moto quasi spingendomi. Salito in moto ho ripreso il viaggio sotto un sole di 40 gradi e col riso davvero ancora in bocca. Ma perche` mai avrei dovuto fermarmi un minuto in piu`!?!?!? Finito di mangiare, fuori dalle palle che qua c`e` gente che ha fame davvero!!!!

Tornando a tutti i lunedi` sera, li spendo gironzolando tra la folla e le moto che sfrecciano, bevendo un succo, un chai o fumando una sigaretta aspettando che si facciano "almeno" le 22.00, ora in cui mi ritiro, come ogni giorno dal lunedi` al lunedi`, compresi gli altri sei lunedi` in mezzo...



"La televisiun la g'ha na forsa de leun, la televisiun la g'ha paura de nisun, la televisiun la t'endormenta cume un cuiun." La televisiun - Jannacci

1 commento:

Anonimo ha detto...

che esperienza rudy!
leggo sempre e a volte sembra di sentirle certe emozioni che racconti!
con un pò di invidia...
un abbraccio
madda