mercoledì 29 maggio 2013

Furbizia




Io che vorrei essere il più furbo tra i furbi ho deciso d'esser meglio del Gps e con una certa dose di soddisfazione ho intrapreso una via nuova per andarmene dal Nagaland.
La strada per il navigatore c'era ma la realtà si è dimostrata diversa...

Parto giulivo con quel sapore in bocca che chi sente di aver fatto una furbata ama tanto.

Parto giulivo e la strada è finalmente bella, non è come all'andata, è strettina ma confortevole e il paesaggio toglie il fiato.
Parto giulivo e arrivo a un bivio... la strada che dovrei prendere non c'è! Chiedo al villaggio ma pochi capiscono la mia preoccupazione. Sono tutti come sempre interessati alle fatidiche quattro domande: 
• What's your good name? 
• Wich country? 
• What's your purpose of visit?
• Are you married? 
Anche se scorrette si ripetono identiche in tutta l'India. Un vecchio mi dice che potrei fare una strada alternativa...
Parto di nuovo giulivo e la strada peggiora pian piano e la gente, quando chiedo informazioni per qualche cittadina, spara numeri da brivido... 220km, 190km, etc..
Parto giulivo e faccio anche un video come fosse un prologo al dramma dove dico alla videocamera che la scelta è stata efficace e che il posto è stupendo.
Parto giulivo e la strada peggiora drasticamente. Si dimezza in larghezza ma guadagna in profondità visto che le buche superano i 30cm. Mi devo fermare ogni 50 metri per riempire le buche con ramaglie e pietre senza considerare la fatica che faccio a portare la Potente Karizma sullo sterrato.
Riparto giulivo e arrivo a un punto in cui, dopo 4 ore senza incontrare essere umano e villaggio, trovo una capanna vicino alla strada e un cancello in bambù richiudibile... busso, chiamo, sbircio ma niente. Apro e continuo.
Parto giulivo e le ore scorrono e il Gps trova la posizione ma senza segnare la strada... é tutto grigio sulla mappa e la freccia azzurra che indica dove mi trovo é lì nel nulla. Per l'amor di dio, il posto è fantastico ma sono le 15 e sono dentro una proprietà privata. Dopo un po' almeno trovo un altro cancello e un'altra capanna. Continuo.
Partii giulivo ma a questo punto valuto la possibilità di accamparmi per la notte visto che la mulattiera non ha fine e sarò a 2000 metri d'altezza. Mi blocca solo il fatto che la giungla è infestata dai leopardi... trovo un limpidissimo rivolo d'acqua e mi rinfresco i piedi ma li devo togliere subito per il dolore provocato da una trentina di sanguisughe che mi stanno succhiando il sangue.
Partii giulivo e finalmente, stremato, arrivo in città. La polizia mi dice, dopo le solite quattro domande, se sono pazzo e mi scorta per i successivi 20 km. Gli sbirri mi comprano addirittura da mangiare e da bere, dice: "non si sa mai, è per i prossimi km". 
Perché? Cosa c'è dopo? 
"Ah niente, altri 30 km di strada disfatta prima di trovare asfalto..."
Partii giulivo e ora mi viene da piangere. Continuo imperterrito e alla fine arrivo in un lodge alle 19.30! Undici ore dopo rispetto a quando giulivo partii.


Se pensate che guidare in India sia faticoso, non potete immaginare cosa sia guidare di notte, e visto che la notte in India arriva repentina e alle 18, circa tutto l'anno, la strada si fa campo di battaglia per cavalieri dalle armature di plastica metallizzata e il clangore delle armi diventa fari abbaglianti che come scintille ti sfrecciano accanto. 


E quelli che si credevano furbi, come me, lustrano gli elmi sporchi di terriccio ai veri talentuosi del torneo...



`Un omaggio al mio caro amico Paul Turkly perche` tra gli svarioni delle
mulattiere del Nagaland ricordavo con nostalgia gli svarioni delle strade della
romagna... e il pensiero mi ha tenuto compagnia.`



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