lunedì 20 maggio 2013

RE nero



Mentre seguiamo il re della tribù all'interno della capanna reale un senso di inquietudine si mescola al rispetto. La sua dimora é tanto enorme quanto scarna. È così buio da non vedere a due metri e mentre l'occhio si abitua all'ombra sulle pareti compaiono teschi di bufali e zampe di gallina. A centinaia assieme a scudi, mannaie e fucili. Nella stanza principale giocano decine di bambini tra qualche donna che cucina a terra. Sono vestiti come tutti gli indiani normali, ma decisamente più sporchi. Il re ci accompagna in una piccola stanza in terra battuta dove, attorno a un fuoco, sono seduti alcuni anziani. Solo il fratello del re conosce qualche parola di inglese. Ci fanno accomodare su degli sgabellini di 10 centimetri e subito dopo arriva il tè. Un amarissimo tè nero di "casa". Stanno fumando oppio tutti assieme. 

Mentre salivamo per le strade dell'estremo Nagaland tra le nuvole dello stato più orientale d'India ho avuto l'impressione di essere in un paradiso. Le montagne si alzano per 2000 metri punteggiate di capanne di agricoltori che vivono solitari. I prati si perdono a vista d'occhio e le aquile sfruttano le correnti d'aria calda. I villaggi in bambù si aggrappano alle montagne con tenacia. I cacciatori di teste sono stanchi e vecchi e in cambio di antiche glorie guerriere non ottengono che prese in giro dai bambini per le loro facce tatuate. Sono mansueti ma hanno gli occhi pieni di morte! La nebbia si fà pioggia ogni ora e lava le strade dalla merda e i cuori dall'odio, che qui si percepisce sopra ogni cosa. Questo non é l'affettuoso Assam con le sue calde accoglienze, questo è l'inizio del mondo dove è nato tutto e dove tutto è rimasto tale. Non c'è spazio all'affetto e ai gesti d'amore, qui ci sono solo giochi di sguardi rubati per uccidere o presi in prestito per amare. Qui non ci sono gli indiani che ti fermano per chiederti da dove vieni, qui non esisti per nessuno se non per i bimbi che, tronfi, ti sfidano tirandoti pietre e legna addosso!

Il re ci vuole far dormire con lui. La stanza dove si fuma l'oppio è la caverna dorata del sovrano. Lui vive lì. Non fà nulla tutto il giorno. Viene qualcuno a trovarlo, gli porta in dono dell'oppio o del tè, qualcuna delle 7 mogli porta la legna o del cibo e le bambine si affacciano per vedere cosa succede. Ci sono quattro letti di teck e una ragazzina ha messo delle coperte "pulite" su due di essi che saranno le nostre alcove per qualche giorno. Entra un uomo sporco e seminudo con una borsa di plastica piena di cose. La pipa da oppio, del tè nero arrotolato in un vecchio giornale e una specie di nassa in bambù. Da un pacchettino di carta tira fuori del mais e mescolandolo assieme a delle braci nella nassa fa i popcorn...  lo scoppiettio fà ridere tutti fragorosamente. Li rovescia al suolo e tutti ne prendono felici fin quando qualcuno non prende una brace bollente e giù di nuovo tutti a ridere. Il re versa, calmo, dell'acqua dentro a un bambù adagiato sul fuoco per fare il tè.

La casa reale è sul confine tra la Birmania e l'India. Io dormirò da clandestino questa notte perché il mio letto è in Myanmar. Sono tranquillo comunque perché nessuno ha la forza per prendere in mano il Dao e tagliarmi la testa visto che sono tutti strafatti di oppio. Anche il fucile del re non fà paura perché è, come qualsiasi cosa, pieno di polvere e reso nero dalla fuliggine che invade la camera.

Non c'è internet. Non c'è la polizia. Non c'è acqua, si beve quella piovana. Non c'è corrente. Non ci sono lampade a olio. Non ci sono autobus, macchine o biciclette. Non si fà la spesa e non si va dal barbiere. Non ci sono gabinetti e cucine. Non fà caldo e piove sempre. Non c'è il sole dopo le 17 e prima delle 6. Ma non poteva mancare il manifesto dell'indomita potenza del cristianesimo che, con una chiesa imponente da sopra un'altura, scruta i peccati del presente e quelli del passato di un popolo fiero e impavido che però non ha avuto abbastanza forza per rimanere fuori dalla logica dell'unico VERO dio!

Rudy 


Collegamento telefonico con Rudy del 18 maggio 2013...sulle frequenze di Radio Onde Furlane.
Buon Ascolto a tutti!


2 commenti:

Anonimo ha detto...

ah, finalmente un po di roots!!
era ora perchè il viaggio cominciava a diventare monotono, finalmente un re tagliatore di teste che deve essere super simpatico, sopratutto se è fatto di oppio.
super, speriamo di riuscire a sognare con qualche bella foto. bune continuazion se tu tornis, seno' a vignarin a iodi il to' teschio tale capane dal re mandi guidmann 1° fratello merda

toby boy ha detto...

Caro Rudy, corri ragazzo laggiu',
vola tra lampi di blu,
corri in aiuto di tutta la gente dell' umanita'.
Corri e va per la terra,
vola e va tra le strade,
tu che puoi diventare Rudy
Rudy e va
cuore e legno
Rudy e va
cuore e sangue
Rudy e l'amore per l'umanita'
CIAO PICCOLO SUPEREROE
Toby Boy